26 ottobre 2006

Woz e NeXT

È triste scoprire di non essere d'accordo con una delle persone che, indirettamente, hanno influenzato la tua vita in maniera irreversibile!

Mettiamo il tutto in prospettiva: siamo intorno alla metà degli anni '90, Apple non va proprio benissimo, Microsoft fa uscire Windows '95, e la differenza con System 7 sembra quasi svanire. In più, che sia colpa di IE (come dice Wozniak) o no, il 7 non è per niente stabile, e dal punto di vista del programmatore le cose si fanno sempre più complicate, con nuove librerie in quello che allora si chiamava Toolbox (e che poi diventerà in buona parte Carbon) che, nel tentativo di migliorare i paradigmi esistenti, in realtà li rendono più complessi (es. OpenTransport).
Un cambio è necessario: Apple punta inizialmente su OpenDoc, concetto teoricamente interessante, ma troppo convoluto ed elefantiaco (leggi: lentissimo) per le macchine dell'epoca, nonché mostruosamente complicato da afferrare per i programmatori.
Con il ritorno di Jobs, nel '97, OpenDoc viene abbandonato, e con l'acquisto di NeXT (e soprattutto della base NEXTSTEP), l'evoluzione prosegue verso quello che oggi noi conosciamo come Mac OS X.
È stato un bene? Certamente, e Woz non lo discute. Si poteva fare diversamente? Woz sembra convinto di sì, e su questo invece io qualche dubbio ce l'ho!

Mi spiego: come dicevo prima, il Toolbox stava diventando tremendamente complesso, e ci volevano troppe righe di codice per fare cose banali. Librerie come PowerPlant aiutavano, e non poco (salvo trasformarsi in anni successivi in veri incubi per il sottoscritto, quando si doveva fargli manutenzione), ma basandosi sul Toolbox ne condividevano gioie e dolori.
Un cambio era necessario, e NeXT era certamente in posizione migliore (Jobs a parte, che da solo si è dimostrato valere il prezzo pagato): il sistema era maturo, aveva basi solide che potevano contare su una grosso bacino di competenza, e su queste costruiva idee (e parlo in particolare di Interface Builder, ma non solo) mai viste altrove. Ovvero, la ricetta ideale per ripartire: e con lo sforzo fatto per Carbon, si salvava capra e cavoli! E se fosse stato, invece, scelto BeOS? Beh, il sistema era comunque valido (e lo dimostra il fatto che abbia ancora i suoi appassionati), molto veloce e robusto, meno elastico (il C++ non permette facilmente cose come Interface Builder), ma forse, ancora più di Apple, Be soffriva della sindrome del "not-invented-here" (non sono sicuro che il fatto che sia Gassée che buona parte dei programmatori fossero francesi non abbia giocato un ruolo in questo), quindi, pur vantando un sistema Unix-like con una bella scorta di miglioramenti, non era Unix, e sarebbe stato più difficile farlo penetrare nel mercato.

La mia posizione in questo? Facile: in quegli anni dovevo vivere di Mac, ma già nel 1991 avevo frequentato il primo (e forse unico) corso di programmazione NEXTSTEP in Italia, per poi vedere impolverarsi la mia NeXTStation per mancanza di sbocchi commerciali, e nei primi mesi del 1996 ero stato uno dei due (!) Italiani presenti alla presentazione di BeOS in Europa. Qualsiasi cosa fosse accaduta, volevo cadere in piedi!

2 Comments:

At 29/10/06 14:14, Anonymous Anonimo said...

Non sono un programmatore Mac, ma ho usato un Mac per lavorare (Fortran, LaTeX, etc etc) per svariati anni e devo dire che OS X e' fantastico, per un ignorante come me di roba melinica e' molto meglio di OS 9!!
Gli preferisco ancora Linux perche' e' free!

 
At 1/11/06 12:14, Blogger Paolo said...

Vero, Linux è free (e questo va bene per gli utenti), ma da programmare, per quanto riguarda le applicazioni con una GUI, è un incubo! OS X ha dalla sua l'indubbio vantaggio della sostanziale coerenza, che si traduce in un pensiero in meno per il povero sviluppatore...
Poi, si può discutere dell'aspetto "politico" di questo, ma è una cosa lunga... ;)

 

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